Il Patriarcato Non Esiste. L'America Influenza le Relazioni tra Uomini e Donne
Scopri perchè il patriarcato non esiste. Ecco spiegato come media, social media, industrie discografica e cinematografica e governi spingono l'agenda anti-uomo e perchè.
12/16/20246 min read
Come l’Agenda Mediatico-Culturale Americana Influenza le Relazioni tra Uomini e Donne in Occidente
Oggi desidero parlare di un fenomeno che, negli ultimi anni, ha preso piede in tutto l’Occidente. Si tratta di una questione che devi conoscere se aspiri ad avere relazioni soddisfacenti con le donne. Stiamo assistendo a una massiccia introduzione di nuove parole, etichette e tematiche riguardanti la definizione di uomini e donne. Per chi ha qualche anno in più, è più semplice rendersi conto di questo cambiamento; per chi è molto giovane, diciottenne o poco più, risulta più difficile riconoscere l’artificialità di ciò che sta accadendo.
Ci imbattiamo di continuo in termini come “tossico”, “narcisista”, “patriarcato”, “abusivo”, “violento”, parole che sembrano spuntare ovunque: media tradizionali, social network, personaggi pubblici, celebrità. Queste espressioni, nate in un contesto specifico (quello statunitense), sono state importate, tradotte e adattate anche in Italia e in altri Paesi europei. Così, l’America non esporta solo prodotti tecnologici, ma anche idee, concetti e narrazioni mediatiche. Non è una semplice evoluzione spontanea della cultura: è un pacchetto di idee venduto come “progresso”, un fenomeno che va riconosciuto per ciò che è.
L’Esportazione di Idee dagli Stati Uniti
Esattamente come gli USA vendono iPhone o tecnologie all’avanguardia, allo stesso modo “vendono” idee e discorsi pubblici. Negli anni in cui ho vissuto all’estero, ho notato emergere un femminismo moderno degenerato, pieno di contraddizioni, e una retorica cosiddetta “inclusiva” che non ammette neppure la possibilità di nominare certi gruppi senza rischio di ripercussioni. Ho visto una propaganda anti-uomo spuntare dietro ogni angolo del dibattito. Quando, dopo diversi anni, sono tornato in Italia, con mio grande stupore ho ritrovato gli stessi concetti, le stesse parole, le stesse accuse, perfettamente tradotte e già radicate nella nostra cultura. La stessa cosa accade in Spagna, in Francia e in molti altri Paesi europei.
Molte persone, sentendo dire che queste “buzzwords” provengono dall’America, non ci credono. Pensano sia normale che nel 2024 si parli così. Ma non è normale: è tutto parte di un disegno comunicativo che arriva dagli Stati Uniti.
I Pilastri della Manipolazione Culturale
Media Tradizionali:
Se i media mostrassero solo famiglie felici, ponendo enfasi sulla bellezza di avere figli, passeremmo un messaggio positivo. Invece, si parla spesso di crimini violenti compiuti da uomini, ingigantendo i casi isolati e suggerendo che tutti gli uomini siano pericolosi. Se un uomo ricco dichiara di non voler pulire per terra a casa sua, scoppia lo scandalo. Ma se una donna famosa aggredisce un uomo, rigandogli la macchina, sputandogli addosso e picchiandolo, i media minimizzano o ridono, creando un doppio standard. Questa distorsione spinge la popolazione a vedere l’uomo come un colpevole a priori, la donna come vittima o giustificabile.Social Media e Algoritmi:
Negli Stati Uniti emergono nuovi trend, idee femministe estreme o accuse generiche agli uomini, e i social li diffondono senza filtri in Europa. Gli algoritmi favoriscono certi contenuti, così sempre più persone li vedono e pensano che siano condivisi da tutti. La riprova sociale convince la gente che questa nuova mentalità sia naturale e che quindi sia parte di un ineluttabile "progresso".Hollywood e Cinema:
Le celebrità sono strumenti di marketing potentissimi. Oggi, ogni star deve pronunciare la parola “patriarcato” per allinearsi al discorso dominante. Non è un caso: negli anni ’70-’80 gli uomini al cinema erano eroi forti e mascolini, ora prevalgono personaggi maschili deboli o negativi, mentre le donne vengono mostrate come superiori. Questa narrativa guida lo spettatore ad assorbire senza riflettere il messaggio: l’uomo è cattivo, la donna è vittima da proteggere.Musica e Industria Discografica:
Cantanti e performer, sia americane che italiane, ripetono gli stessi cliché. Il maschio è oppressore, la donna oppressa. Poco importa se una cantante si spoglia per attirare gli sguardi maschili (pratica che in teoria contraddice la lotta contro il “patriarcato”), l’importante è martellare il messaggio emotivo. Le giovani fan, ascoltando queste canzoni, interiorizzano l’idea che gli uomini siano un problema, senza chiedersi se sia vero.Politica e Istituzioni:
I governi spesso adottano queste idee senza un’analisi critica, integrandole nel dibattito pubblico e nelle leggi. Questo legittima ulteriormente la narrativa secondo cui l’uomo è privilegiato e violento, la donna sempre vittima, ignorando la complessità della realtà.
Ecco alcune delle narrazioni che questi pilastri spingono incessantemente e che sono state prese esattamente dalla propaganda USA e tradotti in varie lingue:
Le donne sono forti e indipendenti
Le donne guadagnano meno rispetto agli uomini a parità di lavoro (falso)
Le donne storicamente sono sempre state oppresse
Le donne sono vittime del patriarcato
Il patriarcato esiste ed è uno strumento di oppressione
Gli uomini sono privilegiati (è vero il contrario)
Le donne hanno meno diritti degli uomini (è vero il contrario)
Una donna deve lavorare più di un uomo per emergere
Gli uomini sono violenti
....Inserisci parola a caso....è violenza (sapientemente mischiano uccidere e dire cose come "non vestirti così")
La violenza contro le donne è sistemica, è culturale, non è colpa dei delinquenti
Gli uomini devono essere più vulnerabili
Gli uomini devono andare in terapia
Gli uomini sono tossici, narcisisti, abusivi, maschilisti, patriarcali, disagiati
Le donne NON HANNO BISOGNO(!) degli uomini
A cosa servono gli uomini?
Le donne possono fare tutto quello che possono fare gli uomini anche meglio
e così via...
Non passa giorno in cui i 5 pilastri non ci ricordino di quanto gli uomini siano inutili e dannosi e le donne siano oppresse e indifese. Salvo tutto questo provenire da un punto di vista di lamentela, accusa, aggressività completamente femminile.
Perché le Donne Credono a Questa Narrazione?
Le donne, storicamente, hanno una mentalità di gruppo più forte degli uomini: tendono ad adottare le idee che vedono sostenute ovunque. Se i media, i social, Hollywood, la musica e la politica ripetono lo stesso discorso, molte donne lo accolgono senza pensare criticamente. Non si chiedono se, nel periodo storico con più diritti e libertà femminili di sempre, abbia senso parlare di oppressione. Non riflettono sul fatto che la maggior parte degli uomini non sia pericolosa. Il bombardamento emotivo funziona: la paura, la rabbia, la sensazione di essere vittime di un sistema maschile opprimente fanno sì che le donne finiscano per credere a ciò che viene loro raccontato, arrivando perfino a confondere l’uomo comune con il criminale isolato.
Le parole vengono svuotate del loro significato originale: “abusivo”, “narcisista”, “tossico” diventano etichette da applicare a qualunque comportamento maschile non gradito. Il risultato è un clima di sospetto, rancore e frustrazione reciproca. dove le donne, a causa della storia che gli è stata raccontata, si sentono totalmente giustificate a sfogare la propria rabbia contro gli uomini.
Le donne credono molto facilmente a narrazioni che le facciano sentire vittime oppresse, sembra ne siano particolarmente suscettibili e che questo sia un facile strumento per manipolarle.
Tuttavia non riescono a capire che è una falsa narrazione per dividerci, mentre gli risulta piu verosimile credere che di colpo i media, i loro attori e cantanti preferiti abbiano realizzato che gli uomini sono stati cattivi per migliaia di anni, e che in realtà siano tutti cattivi anche oggi, perchè "è un sistema", "è una mentalità".
Tuttavia nessuna donna riesce a rispondere alle domande:
1) Quali sono i diritti e i privilegi che una donna non ha nel 2024-2025? Concretamente.
2) Come lamentarsi del mondo occidentale, che è comunque quello tecnicamente più avanzato in quanto a parità dei sessi?
3) Avete notato che le donne con più diritti e privilegi della storia (Occidente 2025), sono le donne più infelici, più aggressive, più arrabbiate, più promiscue e più single di sempre? Matrimonio e natalità sono ai minimi storici, divorzi e madri single con bambini anche molto piccoli sono ai massimi storici, così come le donne single, senza figli, che hanno creduto al mito della carriera e hanno rinunciato all famiglia.
L’Obiettivo Finale: Distruggere la Famiglia e Separare i Sessi
Tutto questo non è casuale. L’obiettivo ultimo di questa agenda è minare la famiglia tradizionale, separare uomini e donne, ridurre la natalità e aumentare la dipendenza degli individui dallo Stato e dai grandi gruppi di potere. Se le donne vedono l’uomo come un nemico, se gli uomini si sentono sempre sulla difensiva, i legami duraturi diventano rari. Niente più famiglie solide, meno figli, più persone sole e vulnerabili. Le donne, credendo di ribellarsi al patriarcato, in realtà si allineano perfettamente all’agenda del sistema. Se fosse davvero una rivoluzione contro il potere, non troverebbe supporto ovunque, dalle celebrità ai media mainstream, ai politici.
Conseguenze sul Lungo Periodo
In futuro, molte donne si renderanno conto di essere rimaste single, senza famiglia né figli. Capiranno che la carriera non la fanno tutte (e che quindi non tutti diventeranno ricchi, molti resteranno normali impiegati), che la libertà senza legami non offre sempre la felicità, che il governo non è loro amico. Con la natalità in calo, i Paesi avranno bisogno di immigrazione, e la società cambierà radicalmente. Nel frattempo, gli uomini, dipinti come cattivi, si sentiranno disincentivati a costruire rapporti duraturi. Il risultato è un Occidente più debole, meno coeso, privo di relazioni stabili.
Come Difendersi e Capire la Manipolazione
La soluzione? Smettere di bere passivamente ciò che i media e i social propinano. Spegnere la TV, ridurre l’uso dei social, evitare di cadere nelle trappole di una propaganda femminista estrema. Se la tua ragazza, esposta a questi messaggi, inizia a trattarti come un potenziale oppressore, prova a spiegarle con calma la realtà: queste idee non sono nate qui, non sono naturali, sono importate e ripetute con scopi precisi.
Se lei non capisce, meglio trovare una donna meno contaminata da questa propaganda. Non si tratta di impedire qualsiasi cosa, ma di evitare donne che si definiscono “femministe” nel senso più estremo del termine, perché ciò rischia di rendere la relazione un incubo.
Conclusione
Spero che questo post ti abbia aiutato a capire che l’attuale clima culturale, in cui l’uomo è spesso considerato colpevole a prescindere e la donna sempre vittima, non è una condizione organica, ma un costrutto artificiale imposto da un’agenda di potere. Capire queste dinamiche ti aiuterà a proteggere la tua serenità e a cercare donne non infettate da questa propaganda, per provare a costruire relazioni più sane, equilibrate e lontane dalle distorsioni mediatiche.
Paolo